
Mi chiamo Massimo Tempesti, sono un medico di laboratorio, specialista in igiene e medicina preventiva con indirizzo di laboratorio, lavoro in un laboratorio di analisi ospedaliero da trenta anni.
Capita molto spesso che alcuni pazienti, o meglio utenti, mi cerchino per avere dei chiarimenti sul risultato degli esami del sangue che hanno in mano.
Il referto delle analisi del sangue dovrebbe leggerlo e interpretarlo il medico di famiglia oppure lo specialista che ha richiesto le analisi, ma nessuno resiste alla tentazione di aprire la busta che contiene il referto e cominciare a leggere. Il sangue è il mio, io sono il diretto interessato e quindi il primo a leggere sono io.
E' giusto questo ragionamento ma difficilmente l'utente è in grado di interpretare correttamente tutto ciò che è scritto nel referto degli esami del sangue. Al primo risultato fuori norma alcuni vengono presi dal panico e cercano qualcuno che li possa aiutare a capire il significato di quei numeri.
Chi meglio del medico di laboratorio, il patologo clinico, colui che ha firmato il referto può aiutare a risolvere il problema?
Nel prossimo post vi parlerò di alcuni casi emblematici che mi sono capitati nel corso degli anni.
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