venerdì 24 ottobre 2008

Esami del sangue. L'Emocromo. L'MCH e L'MCHC


MCH: emoglobina corpuscolare media, cioè l'emoglobina contenuta in un singolo globulo rosso, espressa in picogrammi.
Si calcola facendo il rapporto fra l'emoglobina (g/dl)e i globuli rossi (milioni/mm3) x 10.
Come si può intuire l'MCH aumenta se aumenta il volume dei globuli rossi, per esempio nelle anemie da carenza di vitamina B 12 e diminuisce se il volume dei globuli rossi diminuisce, come nelle anemie da carenza di ferro.

MCHC: concentrazione media di emoglobina nei globuli rossi.
Si calcola facendo il rapporto fra emoglobina e ematocrito, si esprime in g/dl.
E'un parametro molto stabile, aumenta solo nella sferocitosi ereditaria, una rara malattia emolitica in cui i globuli rossi tendono ad assumere una forma sferica.

venerdì 17 ottobre 2008

Esami del sangue: L'Emocromo. L'Ematocrito.


L'ematocrito non è altro che la percentuale della parte non liquida del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), rispetto al totale. Dire che il vostro ematocrito è il 40% significa che il 40% del vostro sangue è costituito dai globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, quindi il 60% è costituito dalla porzione liquida del sangue, cioè il plasma.
Poichè i globuli rossi sono la quasi totalità, in volume, dell'ematocrito, eccetto casi molto particolari, l'ematocrito è indicativo del volume totale dei globuli rossi, tant'è che le macchine contaglobuli calcolano l'ematocrito derivandolo dal numero dei globuli rossi per millimetro cubo di sangue e dal volume globulare medio.
Fino a qualche anno fa invece l'ematocrito veniva misurato direttamente, riempiendo una colonna di vetro di sangue, centrifugando e misurando la colonna di globuli rossi sul totale della colonna di sangue.
L'ematocrito quindi aumenta quando aumentano i globuli rossi e viceversa. I corridori ciclisti che hanno un ematocrito alto (55% e oltre)probabilmente assumono eritropoietina, un ormone che aumenta i globuli rossi in circolo, per avere una migliore ossigenazione dei muscoli e quindi aumentare il rendimento.
L'ematocrito diminuisce in tutti i casi in cui diminuiscono i globuli rossi.

venerdì 10 ottobre 2008

Esami del sangue: L'Emocromo. L'Emoglobina.


L'emoglobina è una proteina, presente all'interno dei globuli rossi, che trasporta l'ossigeno dall'aria esterna attraverso i polmoni ai tessuti del corpo dove viene rilasciato. L'ossigeno è indispensabile per i processi biochimici di tutti gli organi e poiché non è solubile nel sangue, ha bisogno di un veicolo che lo trasporti verso i tessuti che lo utilizzano. Questo veicolo è l'emoglobina. In realtà l'emoglobina non è una proteina pura in quanto è costituita anche da una parte non proteica, l'eme. E' qui che l'ossigeno si lega al ferro dell'eme per essere trasportato ai tessuti ma con un legame non troppo forte, in modo da essere liberato e ceduto a tutti gli organi. I processi di respirazione cellulare producono anidride carbonica, anche questa si lega all'emoglobina che la libera nell'aria espirata quando torna ai polmoni.
Il contenuto di emoglobina nel sangue è di circa 15 grammi ogni decilitro di sangue, da 13 a 17 per i maschi, da 12 a 15 per le femmine.
In quali situazioni l'emoglobina diminuisce o aumenta oltre i valori di riferimento? In parte abbiamo già risposto nei post precedenti.
L'emoglobina cala bruscamente quando si perde sangue in modo massiccio e improvviso, per esempio a causa di un incidente, oppure quando la perdita di sangue è lenta e occulta, come nel caso di un ulcera gastrica, o di poliposi o peggio di tumori intestinali. In questo caso però il calo dell'emoglobina è dovuto a una carenza di ferro. Oltre che per aumentata perdita l'emoglobina può diminuire anche per diminuita produzione da parte del midollo ma qui si entra nel campo molto vasto delle malattie ematologiche: anemie, leucemie...
Ci sono anche delle malattie che colpiscono la molecola stessa dell'emoglobina: le emoglobinopatie.
Sono quasi sempre malattie genetiche: il midollo osseo produce una emoglobina difettosa e il risultato finale è quasi sempre una anemia.
Quindi emoglobina bassa è sinonimo di anemia tant'è che questo parametro viene preso come riferimento per decidere quando fare una trasfusione di sangue: se è inferiore a 7 grammi per decilitro è necessario trasfondere.
I casi di aumento dell'emoglobina sono quelli di aumento dei globuli rossi, ne abbiamo già parlato nei post precedenti, sono sempre dovuti a un meccanismo di compenso: l'emoglobina presente non è sufficiente a trasportare tutto l'ossigeno di cui i tessuti hanno bisogno quindi il midollo osseo continua a produrla.

lunedì 6 ottobre 2008

Esami del sangue: L'Emocromo. L'RDW.


L'RDW (Red Distribution Width), indice di distribuzione del volume dei globuli rossi, è un indice di dispersione, cioè più è alto questo valore più i globuli rossi sono diseguali fra di loro. Facciamo un esempio per chiarire.

Il paziente del post precedente, quello con le emorroidi, risolve il suo problema quindi non perde più sangue e fa anche una terapia a base di ferro per ripristinare i depositi di ferro che si erano esauriti a causa delle frequenti emorragie. Dopo un mese fa un emocromo di controllo e trova un MCV aumentato e anche un RDW molto aumentato.
L'MCV è aumentato perchè il volume medio dei globuli rossi aumenta poichè ora c'è ferro disponibile a sufficienza m anche l'RDW è aumentato perchè ora coesistono due popolazioni di globuli rossi: quelli vecchi, molto piccoli, e quelli di nuova produzione normali, quindi più grandi.
L'RDW rimarrà elevato fino a che la vecchia popolazione di globuli rossi non sarà scomparsa dalla circolazione.

martedì 30 settembre 2008

Esami del sangue: l'Emocromo. L' MCV






Con le moderne macchine contaglobuli oltre al numero dei globuli rossi è possibile conoscere anche altri dati utili al medico per formulare la sua diagnosi. Uno di questi è l'MCV o VCM cioè il Volume Corpuscolare Medio vale a dire il volume di un singolo globulo rosso. L'unità di misura di questo parametro è il femtolitro (fl), un femtolitro equivale a 10 elevato alla meno 15 litri.






Il volume di un globulo rosso normale può variare fra 83 e 96 fl. Che significa se il volume dei vostri globuli rossi è fuori da questo intervallo?



Senza entrare troppo nei dettagli vi basterà sapere che se i globuli rossi sono piccoli le cause possono essere diverse, citerò solo le più frequenti.






Un giorno venne da me a chiedere chiarimenti sulle sue analisi del sangue un signore di circa quarant'anni che aveva un numero di globuli rossi normale ma un MCV di 62 fl. Dopo avergli fatto alcune domande mirate mi rivelò che soffriva di emorroidi e recentemente tutte le volte che andava di intestino perdeva un pò di sangue. Con il sangue si perde anche il ferro, componente essenziale dell'emoglobina, di cui parleremo in un prossimo post. Se la perdita di sangue è modesta ma costante nel tempo le riserve di ferro si esauriscono e l'organismo cerca di mantenere costante il numero dei globuli rossi, ma , mancando il ferro, il loro volume è più piccolo, in quanto l'emoglobina contenuta nel singolo globulo rosso è minore.






Una ragazza di circa 22 anni mi chiedeva perchè aveva 6 milioni e mezzo di globuli rossi ma un MCV di 58 e un livello di emoglobina sotto la norma.



Suggerii altri esami e risultò che era una portatrice sana di beta-talassemia, una malattia ereditaria congenita della emoglobina per cui i globuli rossi sono più piccoli del normale ma più numerosi, anche qui per compensare il livello basso di emoglobina.






Quando invece il volume dei globuli rossi è aumentato, il loro numero è in genere diminuito e molto spesso siamo davanti a una anemia da carenza di vitamine del gruppo B, la vitamina B6 e la vitamina B12. La carenza di queste vitamine rende difficoltosa la maturazione delle cellule che formeranno il sangue, quindi non solo i globuli rossi ma anche i globuli bianchi e le piastrine.

giovedì 25 settembre 2008

Esami del sangue: l'Emocromo. I globuli rossi


Immaginate un cubo di un millimetro di lato, vuoto al suo interno e immaginate di riempirlo con una goccia del vostro sangue. I globuli rossi contenuti all'interno di questo piccolo cubo saranno circa cinque milioni. Non li vedete ad occhio nudo, sono molto piccoli, vedete solo il loro colore, il rosso.


Sono cellule a forma di disco biconcavo, al cui interno si trova l'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno che inspiriamo dai polmoni ai tessuti, e l'anidride carbonica che espiriamo dai tessuti ai polmoni.


Si formano nel midollo osseo da cellule progenitrici. La vita di un globulo rosso è di circa quattro mesi, per cui il midollo sforna continuamente nuovi globuli rossi e li immette nel circolo sanguigno.


Ok, direte voi, ma a che serve contare i globuli rossi? Potrei rispondere dicendo che se sono pochi c'è qualcosa che non va, ma anche se sono troppi c'è qualcosa che non va. Ma non è detto che sia proprio così.


A questo punto bisogna aprire una parentesi e parlare dell'intervallo di riferimento. Nel referto che avete in mano con i risultati delle vostre analisi, accanto alla colonna dell'esito di solito c'è quella dell'unità di misura e quella dell'intervallo di riferimento.


L'intervallo di riferimento viene costruito con formule matematiche in base alla popolazione che di solito afferisce al laboratorio di analisi. Prima veniva denominato intervallo dei valori normali, poi questo termine è stato abbandonato proprio perchè chi è fuori dell'intervallo di riferimento non è detto che abbia un valore anormale, cioè patologico.


L'intervallo di riferimento copre la variabilità biologica di quasi tutti gli individui sani che afferiscono al nostro laboratorio. Quasi tutti, ma non tutti.
Quelli che rimangono fuori o sono quei pochi sani non compresi nell'intervallo o sono malati o meglio qualche causa patologica ha fatto uscire il parametro globuli rossi fuori dall'intervallo di riferimento.
Capite bene che quando l'esito dell'analisi è fuori dall'intervallo di riferimento non è sempre semplice dare una risposta immediata al paziente, a volte occorre approfondire con un colloquio, una visita o con ulteriori accertamenti.
Torniamo ai nostri globuli rossi. Viene da me una signora e mi chiede se la conta dei suoi globuli rossi è normale. Leggo l'esito 4.59 milioni/mmc e il suo intervallo di riferimento 3.90-4.90 (femmina). La rassicuro ma lo capisce anche da se che tutto va bene.
Poi viene un signore con 7.96 milioni/mmc e il suo intervallo di riferimento è 4.20-5.40 (maschio).
Dice che è preoccupato perchè il precedente esame fatto l'anno scorso era normale. Ripasso mentalmente le possibili cause di poliglobulìa (così si chiama l'aumento del numero dei globuli rossi) e comincio a fargli qualche domanda. Scopro che è tornato il mese scorso da Quito in Ecuador dove ha vissuto tre mesi. Quito si trova a un altitudine di 2800 metri, dove l'ossigeno dell'aria è più scarso che al livello del mare. Il suo midollo osseo, per compensare la scarsità di ossigeno, ha prodotto più globuli rossi. Lentamente il loro numero tornerà ai livelli abituali.
Un ragazzo di circa venti anni aveva 2.92 milioni/mmc di globuli rossi. Tre giorni prima aveva avuto un incidente e aveva perso molto sangue.

lunedì 22 settembre 2008

Esami del sangue: l'Emocromo


Le domande più frequenti che mi vengono rivolte per avere chiarimenti sugli esami del sangue riguardano l'emocromo. L'emocromo è uno degli esami del sangue più richiesti dai colleghi medici di famiglia o dai medici specialisti. L'emocromo è l'esame del sangue per antonomasia, vediamo perchè.


Il sangue viene considerato dagli anatomo-patologi un organo a tutti gli effetti, al pari del fegato, dei reni, del cuore, eccetera.


Ma con una particolarità, anzi più di una: è liquido, o meglio fluido e scorre nelle vene e nelle arterie, quindi è dappertutto nel nostro corpo.


Mi sono corretto nel dire che il sangue è liquido perchè in realtà è formato da una parte liquida detta plasma e una parte cosiddetta corpuscolata, formata cioè da particelle solide che non sono altro che i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.


Se prendiamo una provetta e ci mettiamo del sangue e dell'anticoagulante e la centrifughiamo oppure la lasciamo tranquilla per qualche ora, vedremo che la parte corpuscolata, cioè i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine sono sedimentati sul fondo della provetta, mentre la parte liquida, il plasma, rimane in alto.


L'emocromo studia solo la parte corpuscolata del sangue, cioè i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine in tutti i loro aspetti: numero, morfologia, funzioni.


Quando non c'era la tecnologia attuale si contavano in modo approssimato al microscopio i globuli rossi, i bianchi e le piastrine, si misuravano l'emoglobina con un colorimetro e l'ematocrito con la centrifuga (ne parleremo comunque più avanti).


Oggi l'emocromo si compone di venti parametri e per l'esecuzione ci si avvale di moderni strumenti chiamati contaglobuli.


Nei prossimi post passeremo in rassegna alcuni di questi venti parametri per dare un' idea di quante informazioni ci può dare un esame del sangue come l'emocromo.

mercoledì 17 settembre 2008

Perchè un blog sugli esami del sangue.



Mi chiamo Massimo Tempesti, sono un medico di laboratorio, specialista in igiene e medicina preventiva con indirizzo di laboratorio, lavoro in un laboratorio di analisi ospedaliero da trenta anni.




Capita molto spesso che alcuni pazienti, o meglio utenti, mi cerchino per avere dei chiarimenti sul risultato degli esami del sangue che hanno in mano.




Il referto delle analisi del sangue dovrebbe leggerlo e interpretarlo il medico di famiglia oppure lo specialista che ha richiesto le analisi, ma nessuno resiste alla tentazione di aprire la busta che contiene il referto e cominciare a leggere. Il sangue è il mio, io sono il diretto interessato e quindi il primo a leggere sono io.




E' giusto questo ragionamento ma difficilmente l'utente è in grado di interpretare correttamente tutto ciò che è scritto nel referto degli esami del sangue. Al primo risultato fuori norma alcuni vengono presi dal panico e cercano qualcuno che li possa aiutare a capire il significato di quei numeri.




Chi meglio del medico di laboratorio, il patologo clinico, colui che ha firmato il referto può aiutare a risolvere il problema?




Nel prossimo post vi parlerò di alcuni casi emblematici che mi sono capitati nel corso degli anni.